Sembrava finita, invece no. Lunedì 16 novembre una nuova fuga di gas s'è verificata in via Risogimento, a Cantalupo, dov'è dovuto intervenire il 118 per soccorrere una persona impegnata nella prevenzione.
Intanto, in municipio la speciale unità di crisi istituita dopo l’esplosione che mercoledì 11 novembre aveva distrutto una casa, ucciso una donna di 80 anni e ferito altre tre persone (una delle quali in modo grave) resterà riunita a tempo indeterminato, cioè fino a quando tutti non avranno avuto la certezza che l’emergenza sia stata davvero superata.
La decisione di sciogliere l’unitòà di crisi sabato 14 novembre si era infatti rivelata affettata, perché in serata si era stati costretta a riconvocarla: intorno al cantiere di via Risorgimento si sentiva ancora puzza di gas. Per buona parte della notte vigili del fuoco, carabinieri, tecnici di Italgas e gli stessi amministratori di Cerro Maggiore hano assistito alle operazioni di verifica e bonifica del’area. Che poi sono proseguite per tutta la giornata di domenica 15 novembre. Alla fine è arrivata almeno una certezza: nessuna nuova fuga, perchè altrimenti Italgas avrebbe registrato un calo di pressione nella rete. Ma l’unità di crisi resta operativa, il monitoraggio dela concentrazioen di gas nel terreno continuerà nei prossimi giorni. E così anche domenicai via Risorgimento è stata chiusa al traffico per un perimetro ben più ampio dell’area posta sotto sequestro
Ampio servizio sulla Prealpina del Lunedì del 16 novembre.