Expo un mese dopo: a quasi trenta giorni dal gran finale del più grande evento mai realizzato al mondo sul tema dell’alimentazione e della nutrizione, anche per la Guardia di finanza è tempo di bilanci dell’attività portata avanti durante i sei mesi di Esposizione universale. Manifestazione la cui organizzazione e gestione ha rappresentato per l’intero Paese una sfida straordinariamente impegnativa.
La presenza dell’evento espositivo che ha visto innalzarsi esponenzialmente il numero di passeggeri in transito nel Varesotto ha imposto ai militari del Comando provinciale di Varese l’intensificazione dei controlli, anche grazie all’aiuto di un’aliquota di militari di supporto destinata all’aeroporto di Malpensa ed ai valichi terrestri di Gaggiolo e Luino.
Numerosi i risultati ottenuti nei diversi settori operativi, da quello di polizia economico-finanziaria all’ordine e sicurezza pubblici.
Ventuno, in particolare, gli arresti di spacciatori avvenuti a Malpensa, appartenenti a diverse etnie. Le tecniche di occultamento adottate sono, come di consueto, raffinate ed articolate, a partire dall’utilizzo dei cosiddetti “ovulatori” fino al massiccio ricordo al doppio fondo ricavato all’interno del bagaglio. Nel corso di sei mesi sono stati sequestrati, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, oltre 170 chilogrammi di sostanza stupefacente, divisi tra cocaina ed eroina (oltre 40 chili ciascuna) e Khat(90 chili).
Per quanto riguarda l’importazione di valuta, sono stati controllati oltre 2200 soggetti in entrata o in uscita da Malpensa con ingenti quantitativi di valuta contante al seguito, per un importo totale di oltre 22 milioni di euro. Altri due milioni sono stati “stoppati” ai valichi terrestri di Gaggiolo e Luino al termine di quasi 400 controlli, con multe per circa diecimila euro.