Ha trent’anni ed è un professionista varesino, l’uomo che ha richiesto “l’autorizzazione al matrimonio” con una persona dello stesso sesso, a Palazzo Estense. La richiesta è arrivata agli uffici dei Servizi demografici del municipio. Si tratta di una “capacità al matrimonio”, un documento che attesta non vi siano altre unioni in vigore o altri impedimenti alla celebrazione. Il matrimonio sarà celebrato in uno degli stati Europei dove le nozze gay sono possibili (meno di dieci quelli dove non è ancora possibile, tra cui appunto l’Italia). In Spagna, per esempio, sono legali dal luglio 2005 e le coppie gay, sposate o no, possono adottare bambini. Dunque il trentenne residente a Varese andrà all’estero a dire sì al suo uomo, italiano residente altrove.
«In Italia non possibile procedre alla trascrizione del matrimonio, quindi se e quando il nostro concittadino si presenterà per la trascrizione del matrimonio, noi daremo il diniego», dice Nicoletta Zucchi, dirigente dei Servizi demografici del Comune.