Il loro “tutore” è il sindaco di Rancio Valcuvia, Simone Castoldi.
Ed è lui che fa una promessa: dare una casa entro Natale ai quattordici cani, tra pastori tedeschi, pinscher e jack russell, attualmente affidati a un canile dopo che sono stati liberati dai carabinieri di Mornago e dalle guardie ecozoofile dell’Enpa dall’allevamento di Rancio in cui erano mantenuti in condizioni piuttosto precarie.
«Già martedì 8 dicembre i miei concittadini si sono fatti vivi per dirmi che avrebbero preso volentieri uno dei cani - spiega il primo cittadino -. Hanno letto che ce ne erano alcuni in condizioni non buone, molti si sono detti disposti a occuparsene: per farli stare di nuovo bene», spiega il primo cittadino.
Ma bisognerà attendere ancora qualche giorno prima di proporsi quali “genitori adottivi” degli animali.
Vanno insomma seguiti tutti i passi che la legge impone prima che i cani vengano dichiarati “adottabili”. «Nell’allevamento in cui sono adesso stanno riprendendosi e sono ben curati», spiega il sindaco Castoldi, che in questi casi viene nominato la persona alla quale sono affidati gli animali sottoposti a sequestro.
Subito dopo il blitz all’alba di lunedì 7 dicembre da parte dell’Arma di Mornago, il più malmesso dei cani è stato ricoverato in una clinica veterinaria per essere sottoposto a cure intensive, mentre per gli altri si sono aperte le porte di un canile convenzionato.
I volatili selvatici, abituati vivere liberi nei boschi, come i pettirossi e i cardellini abusivamente catturati (sono patrimonio inalienabile dello Stato) rivedranno la libertà, invece di finire nelle gabbie di sedicenti appassionati.
«Per i cani ora sono previsti i controlli anche a livello di microchip, oltre che quelli a cura dell’Asl, poi si potrà procedere alla ricerca delle famiglie idonee», conclude Castoldi.
L’affidamento al sindaco è stato deciso non appena i militari hanno trovato molti degli animali custoditi sia all’esterno sia in gabbie nella cantina della villa di Rancio di proprietà di una coppia, che è stata denunciata a piede libero anche per maltrattamenti ed esercizio abusivo della professione veterinaria (l’indagine era partita da un timbro “clonato” a un veterinario reale).
Per ogni cane, insomma, un solo obiettivo: trovare una famiglia affettuosa disposta ad adottarlo: entro Natale.