Quantcast
Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Frontalieri italiani sottopagati

$
0
0

Frontalieri italiani sottopagati

Lavorare in Svizzera: dal punto dei vista della busta paga è così. Nel 2012, il salario medio si situava a 6.514 franchi al mese e i salari considerati bassi scendevano a 4.343 franchi. Sono i dati emersi da un rapporto della Seco (Segreteria di Stato dell’Economia) approvato dal Consiglio federale in risposta a un postulato della Consigliera nazionale Lucrezia Meier-Schatz. Ciò che emerge per il Ticino e riguarda da vicino i frontalieri varesini, è il 27% di salari al di sotto della soglia dei 4.343 franchi mensili, il dato più alto per l’intero Paese. A far schizzare in alto la fetta di sottopagati sono proprio gli italiani che affollano i settori di commercio, ristorazione, sanitario-sociale, pulizie, giardinaggio, economia domestica e agricoltura. D’altronde è così da sempre: rispetto agli stipendi italiani, i frontalieri si accontentano anche di 2.500-3.000 franchi al mese. E i datori di lavoro, un po’, se ne approfittano. Accade ovunque, è la legge del mercato.
Per i frontalieri, infatti, dal 2006 al 2012 lo scarto salariale con i lavoratori residenti con almeno due anni di anzianità non ha fatto che aumentare (11,7% nel 2012). Sempre per il 2012, gli scarti risultano inferiori per i titolari di un permesso di breve durata L (massimo un anno) o B (cinque anni, 6,8%), nonché per gli indigeni e i domiciliati (5,4%) con meno di due anni di esperienza. In questi due ultimi casi, le differenze salariali iniziali si spiegano con l’età, il settore d’impiego e le qualifiche individuali.
Per quanto attiene al Ticino, la forchetta tra le remunerazioni dei frontalieri e i residenti «si è allargata ulteriormente - avverte la Seco - negli ultimi anni. Questa situazione particolare rende i controlli ancora più necessari, sottolinea il rapporto».

In tal senso il rapporto della Seco scrive che «i controlli svolti a livello cantonale nell’ambito delle misure di accompagnamento permettono di lottare contro gli abusi. I controlli sono utili soprattutto nelle regioni di frontiera che registrano una quota elevata di frontalieri». Una notizia che conferma l’impressione comune, ma che arriva dopo altre non proprio rassicuranti per i frontalieri.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Trending Articles