Dopo le sexy ladre, l’intensificarsi di furti di biciclette in città e nei box, dopo quelli perpetrati in abitazioni da finti vigili urbani e quelli nei vani di ingresso di abitazioni e condomini di estintori, l'ultima frontiera è il furto di pomodori. All’insegna dello slogan “Dal produttore al (solito ignoto) consumatore”, nel mirino sono finiti gli orti urbani di via Madonna in Campagna, nell’omonimo rione, dove sono all’opera un centinaio di appassionati di coltivazioni ad uso domestico. «Devo dire - sdrammatizza l’assessore all’ecologia Cinzia Colombo - che per ora non si può parlare di furti di ortaggi e verdure in larga scala. Qualcuno ha lamentato, in particolare dopo la prima fioritura, la mancanza di pomodori, zucchine e quant’altro, senza tuttavia dover accusare vere e proprie tabule rase. Lasciamo, dunque, che questi solerti, novelli, coltivatori continuino a lavorare con tranquillità ed ottimismo». Insomma, qualche incursione ma, a sentire l'esponente della giunta Guenzani, non è il caso di sfociare nell'allarmismo.
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