Quantcast
Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

«L’ex cartiera va rasa al suolo»

$
0
0

«L’ex cartiera va rasa al suolo»

«Bisognerebbe radere al suolo la cartiera. Si aspetta la bonifica da 40 anni ma vediamo solo un luogo pericoloso, dove altre persone potrebbero farsi male: è tutto diroccato e pieno di amianto. Altro che posto affascinante, è diventato un posto maledetto. Conosco bene la famiglia di quel ragazzo, è un dolore atroce». Una settantenne appena uscita dalla messa a San Giulio di Cassano Magnano rivolge il suo affettuoso pensiero ad Alessandro Giani. E non sopporta l’idea che sia morto cadendo in quel luogo.

«La cartiera lasciata in quel modo non ha senso di esistere - continua - da troppo tempo si parla di bonifica ma ora che è morto Alessandro (lunedì 28 dicembre è prevista l’autopsia e forse già martedì 29 dicembre le esequie, ndr), un giovane stupendo come la sua famiglia, siamo qui a chiederci il perché. Tutti conosciamo la cartiera, mia sorella ci ha lavorato fino alla sua chiusura nel 1975. Si è parlato di quei grandi fori nel pavimento, servivano per le lavorazioni, per la macerazione della legna. Sono spazi ampi che forse neppure ci si può immaginare, dove mettere un piede in modo sbagliato è più facile di quanto ci si possa immaginare».

Così la ex Cartiera Mayer da luogo affascinante e misterioso ora sarà per sempre un luogo maledetto, quello che è costato la vita a un giovane dal cuore d’oro. E se da un lato l’ex impianto è associato ai rave party, per la maggior parte delle persone e dei ragazzi è un luogo affascinante dove andare a scattare fotografie o semplicemente a scoprire un posto nascosto, proibito.

Entrare dove i più non osano entrare, perché è vietato. Purtroppo, però, trovare un varco è tutto sommato abbastanza semplice, fra passaggi nei muri che furono pure costruiti dopo i rave del 2007 e del 2009. La ex Cartiera è composta da molti edifici ormai diroccati, fatiscenti e con tetti pericolanti con le fibre d’amianto che si stanno sbriciolando. La prima regola quando si entra nell’area è quella di fare molta attenzione sia a ciò che c’è per terra (i pavimenti sono ricoperti da amianto polverizzato), sia a ciò che potrebbe cadere dai soffitti: ci sono tegole e pezzi di calcinacci ovunque, come se fossero appesi al nulla.

E ci sono chilometri di travi arrugginite e vetri ovunque, non ci sono protezioni e ogni angolo è potenzialmente pericoloso. Ci sono poi i fori nei pavimenti, quelli appunto usati per far passare la legna che poi sarebbe diventata carta. E purtroppo quei fori giganteschi, prima indispensabili per la produzione e poi diventati angoli affascinanti da fotografare, ora sono diventanti fatali.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Trending Articles