Ha un nome e un volto il pirata che la sera di sabato 9 gennaio ha investito Giovanna Ferrerio, storica edicolante di Somma, e poi è fuggito, senza prestarle soccorso. Sono bastati due numeri di targa (di cui uno sbagliato) e il modello dell’auto, forniti dal figlio dell’anziana donna che ha assistito impotente all’impatto. Hanno fatto il resto le telecamere poste agli ingressi della città e una felice intuizione degli agenti della polizia locale in servizio alla centrale operativa. Mettendo insieme tutti gli elementi raccolti, sono riusciti a risalire al responsabile. Il lavoro d’indagine, portato a termine in stretta sinergia tra i vigili del comandante Raffaele Gullà e i carabinieri della stazione locale coordinati dal luogotenente Michelangelo Segreto, si è concluso la mattina di lunedì 11 gennaio.
g.c.
Servizio completo sulla Prealpina di martedì 12 gennaio.