Niente rimborso per un danno all’auto subito nel 2010 a causa di una buca; un automobilista che aveva fatto causa al Comune si è visto dar torto prima dal giudice di pace o poi dal tribunale. Di fatto, sono in diminuzione le cause per i danni a causa di buche lungo le strade dal momento che le richieste devono essere sempre più circostanziate.
Nel settembre 2010, un 26enne, mentre era alla guida della sua Volkswagen Polo e svoltava alla rotonda tra le vie Varese e Parma, aveva centrato una buca subendo danni poi quantificati in 2.600 euro.
L’ufficio legale dell’ente locale aveva affrontato la controversia davanti al giudice di pace, nel corso del dibattimento era emerso però che la buca in questione non si trovasse sulla strada, ma in un punto collocato al di fuori della carreggiata riservata ai veicoli. Il guidatore, che ha sempre sostenuto di viaggiare a un velocità moderata, avrebbe quindi affrontato la curva un po’ “larga” andando a finire in una parte della strada che non è espressamente prevista per il transito veicolare. Tale circostanza avrebbe contribuito a far respingere la richiesta di risarcimento presentata dal guidatore, il quale nel 2013 ha presentato appello al Tribunale di Busto Arsizio, che a dicembre 2015 l’ha respinta. Il guidatore è stato anche condannato a pagare le spese legali, per circa 800 euro.