Alla fine vitto e alloggio li ha rimediati. Però in carcere. Il cinquantunenne avellinese, che da decenni abita nel Varesotto e che lo scorso 15 aprile - pretendendo vitto e alloggio - si piazzò davanti all’abitazione dell’assessore si Servizi sociali del Comune di Lavena Ponte Tresa. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo oppose resistenza e fu anche trovato in possesso di tre coltelli a serramanico. Scenata per altro ripetuta nel maggio successivo, quando l’uomo, che aveva violato gli arresti domiciliari, ricevette anche ildivieto - disatteso pochi giorni dopo - di stare a Lavena Ponte Tresa. Adesso, scontata una prima condanna dal 22 maggio, l’uomo è stato riportato in carcere, ai Miogni, per scontare la seconda tranche della pena: 4 mesi e 7 giorni di reclusione.
r.w.
Altro servizio sulla Prealpina di sabato 29 gennaio.