Non è sfuggita agli indunesi la notizia della recente apertura di una nuova caserma dei carabinieri a Vergiate ed a molti in paese è venuto spontaneo domandarsi quando mai toccherà a quella di Induno Olona, che faceva parte dello stesso accordo di programma del 2004 che prevedeva la realizzazione di ventisei caserme dell’Arma in Lombardia, ma è tuttora incompiuta.
E’ stata un’odissea la realizzazione della caserma in un terreno messo a disposizione dal Comune nel rione Broglio. Cominciati nel 2008, i lavori si erano interrotti due volte. Da quasi due anni, tuttavia, l’edificio principale su via Abbondio Sangiorgio è terminato, ma resta chiuso in attesa che venga completato a fianco quello con gli appartamenti per i militari. Senza i locali dove alloggiare i carabinieri, la caserma non può essere utilizzata.
Gli indunesi sono sconcertati. Il rischio è che, se si fa passare ancora del tempo, bisognerà cominciare ad effettuare interventi di manutenzione prima ancora d’inaugurarla.
L’amministrazione comunale ha fatto tutto quanto nelle sue possibilità, ma finora senza esito. «Sono rimasto – dice il sindaco Marco Cavallin – alla notizia che mi diede l’allora ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, in un incontro a Varese a febbraio 2015, di uno stanziamento di 400mila euro nel decreto “Sblocca Italia” per completare la palazzina con gli alloggi. Successivamente, in aprile, ho scritto al ministro Graziano Delrio e qualche mese fa sono tornato a sollecitare il Provveditorato alle opere pubbliche, ma i lavori non sono ancora ripresi. Comincio a temere che i fondi siano stati dirottati su altre opere. Come cittadino di Induno, prima ancora che come amministratore locale, sono indignato per questa situazione. Sono stati spesi soldi pubblici ed il Comune ha messo a disposizione un terreno che poteva essere utilizzato diversamente. E’ tempo che ci dicano cosa intendono fare».