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L’OJM di Coppa non sbaglia il finale

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L’OJM di Coppa non sbaglia il finale

Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Sarà per l’assonanza verbale ma l’OJM di Coppa, nonostante le solite amnesie, il risultato sa portarlo a casa. Capita anche a Gussing, città dell’energia pulita, dove Varese si permette il lusso di tirare una corroborante boccata d’ossigeno che vale in un colpo solo passaggio agli ottavi di Europe Fiba Cup e primo posto nel girone che dà diritto alle 2/3 gare in casa.

I 40’ giocati contro gli Knights hanno ricalcato la trama del recente incubo pesarese, con l’OJM in agevole controllo per oltre tre quarti e i padroni di casa - senza velleità di risultato - vicini alla rimonta a 8’ dalla fine, quando gli scriteriati errori di Varanauskas (comunque autore di una gara intensa), Davies e Faye (tanti errori ma anche 14 punti e rimbalzi) e le ingenuità a ripetizione del baby Rossi (mai in partita per eccesso di tensione) hanno provocato il riavvicinamento a due sole lunghezze (51-53), dopo che l’OJM aveva chiuso i parziali sul 25-14, 37-27 e 53-46. Gli austriaci però non sono Pesaro e soprattutto non hanno Austin Daye: meno male, perché viste certe decisioni arbitrali nel finale di gara e le palle buttate all’aria dai biancorossi, il rischio della beffa è perdurato fino a 26” dalla fine, quando Varanauskas ha messo il 2/2 dalla lunetta, portando i suoi a +4. Nemmeno il tempo d’esultare e sul rimbalzo offensivo, i padroni di casa sono ritornati a -2. Minuto tattico di coach Paolo Moretti per spostare la palla in attacco e ridare fiato ai suoi e a 11” dalla sirena, fallo di Lacy su Wayns (buona prova coronata da 13 punti e 4 assist): altro 2/2 glaciale e questa volta dal time out di coach Matthias Zollner gli Knights perdono palla e partita sulla rimessa: Kangur intercetta lo sciagurato coast to coast orizzontale e consegna a Ferrero (ottima la sua gara) che incassa il fallo e a 7” chiude il match dalla linea dei liberi: altro 2/2, cui segue una “preghiera” inascoltata degli austriaci. Così Varese chiude a +6 (77-71) una partita che avrebbe potuto (e dovuto) portare a casa molto prima e con una differenza canestri più cospicua. Poco male: la squadra, benché pasticciona e a tratti imbarazzante per ingenuità (troppa fretta, troppi palleggi, troppa ansia da prestazione oltre alle note troppo poche rotazioni), ha mostrato progressi nell’intensità difensiva e nella rapidità nella circolazione perimetrale della palla. Eppoi, a differenza di certi soloni improvvisati, un cuore ce l’ha e chi sta attento ai dettagli degli sguardi e delle pacche tra compagni, lo sa.

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GUSSING KNIGHTS-OJM VARESE: 71-77 (14-25, 27-37; 46-53)

Magnofit Gussing Knights: Lacy 2, Koch 3, Soldo 3, Lanegger 9, Jandrasits 4, Klepeisz 10, Gaspar ne, Ernst ne, Burgess 18, Wright 13, Watts 8, Larson 1. All. Zollner

Openjobmetis Varese: Davies 6, Faye 14, Wayns 13, Varanauskas 12, Testa, Campani 2, Kangur 4, Rossi, Ferrero 16, Pietrini ne, Kuksiks 10. All. Moretti

Arbitri: Laurinavicius, Difallah e Karovic

Note: T3: 8/27 Gussing, 11/29 Varese; T2: 16/37 Gussing, 13/25 Varese; TL: 15/24 Gussing, 18/20 Varese; Rimbalzi: 31 Gussing (Watts 6), 41 Varese (Faye 8); Assist: 15 Gussing (Klepeisz 4), 20 Varese (Davies, Wayns 5).

Ampi servizi sulla Prealpina di giovedì 4 febbraio.

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