È partito anche un esposto all’Anac: l’Autorità nazionale anticorruzione. E questa è la nota più forte dell’attacco di Forza Italia al progetto di ristrutturazione della piscina di Moriggia che, a quanto comunicato in commissione Lavori pubblici settimana scorsa, a breve vedrà l’apertura della gara d’appalto per assegnare il primo lotto di lavori pari a un valore di 700mila euro. Attenzione, però: i berlusconiani non contestano affatto l’intervento di restyling strutturale del centro natatorio dell’Amsc, anzi non attendevano altro per poter sostenere che quando erano loro al timone della multiservizi avevano visto lungo, bensì il fatto che si siano attesi quattro anni per decidersi dopo aver accantonato il piano lasciato in eredità dai predecessori, il modo attraverso il quale l’esecutivo di centrosinistra ha maturato la scelta e, soprattutto, l’affidamento della stesura del disegno. Per quest’ultimo aspetto, come emerge da FI che prende di petto l’argomento in un duro comunicato stampa della segreteria cittadina, è appunto già stata spedita la segnalazione all’ente presieduto da Raffaele Cantone: «Sarebbe utile sapere - è un passaggio della nota - chi e quando abbia conferito l’incarico della progettazione e con quale procedura dato che, alla faccia della cosiddetta “amministrazione trasparente” di Amsc e del Comune, non risulta nulla».
Anche se da via Aleardi l’amministratore unico Luciano Spairani non ha alcun problema a spiegare che si è trattato di «affidamento diretto entro i limiti di legge».
Articolo completo sulla Prealpina di venerdì 5 febbraio.