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Lidia Macchi: i tempi si allungano

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Lidia Macchi: i tempi si allungano

Caso Lidia Macchi-Stefano Binda, l’incidente probatorio disposto dal gip Anna Giorgetti potrebbe protrarsi ben oltre l’udienza del 15 febbraio. A confermarlo gli stessi ambienti vicini alla Procura generale di Milano. D’altronde, gli “interrogatori anticipati” dei sei testimoni che il sostituto pg del capoluogo lombardo Carmen Manfredda ha chiesto e ottenuto potrebbero richiedere diverse ore. Tanto più che l’incidente probatorio prevede che testimoni siano sentiti da tutte le parti in causa: oltre che dalla pubblica accusa, anche dalla parte civile e, naturalmente, dai difensori. Dunque, diventa molto probabile che le “audizioni” possano slittare e dare vita a una nuova udienza sempre e comunque a Palazzo di giustizia a Varese. Resta probabile, anche se non è sicura la presenza di Stefano Binda, descritto come provato ma tutto sommato sereno dopo tre settimane di carcerazione preventiva, che al momento sta scontando nella casa circondariale di San Vittore a Milano. Informato dell’incidente probatorio e delle sue implicazioni, l’indagato deve ancora decidere il da farsi. La sua partecipazione sarà concordata nei prossimi giorni nei colloqui con i suoi due legali, gli avvocati Sergio Martelli e Roberto Pasella. Indubbiamente, sarà tanta la carne al fuoco nel contraddittorio istruito dinanzi al gip Giorgetti. Per esempio, don Giuseppe Sotgiu dovrà spiegare ancora una volta perché ha fornito due versioni di come ha trascorso la serata del 5 gennaio del 1987, quella del delitto, in compagnia di Binda, mentre Emanuele Michele F., l’amico, a casa del quale entrambi trascorsero la sera di San Silvestro del 1986, sarà chiamato a confermare perché esclude categoricamente la presenza del 48enne brebbiese alla vacanza sulla neve dei ragazzi di Gioventù studentesca a Pragelato. A quella vacanza sulla neve partecipò anche la sorella di Lidia, Stefania Macchi, altro testimone inserito nell’incidente probatorio (al pari di don Fabio Baroncini, Patrizia B.. e Paola B.), ma nemmeno lei ricorda di aver visto Binda a Sestriere.


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