Dalle intercettazioni e dagli atti dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Monza sulla sanità lombarda emerge che il consigliere regionale lombardo ed ex senatore leghista Fabio Rizzi percepiva «circa 8.000 euro» al mese e «di questi ne versa 1.500 alla Lega Nord e 5.000 di mutuo».
E proprio per pagare quel mutuo, come risulta da una telefonata tra il politico e la compagna, Rizzi era in attesa di «operazioni giuste» con cui sarebbe riuscito «ad estinguere i mutui».
In particolare, come emerge da un’intercettazione dell’8 agosto scorso, Rizzi spiegava che «dall’ospedale pediatrico, cioè dall’ospedale in Brasile, potrebbero venir fuori un paio di milioni a testa». E ancora diceva alla compagna, Lorena Lidia Pagani, anche lei arrestata: «Ci sono due o tre operazioni grosse in ballo».
E la moglie: «Sì, ma cosa intendi per grosse? Come entrata...».
Rizzi: «Qualche milione di euro».
Pagani: «Da dividere in quanti?».
Rizzi: «Tre».
E parla anche di «una compravendita di zucchero per la Russia».
Ampi servizi sulla Prealpina di giovedì 18 febbraio.