Varese e Frank Vitucci, un addio che ha fatto male ad entrambi. Il coach degli “Indimenticabili” del 2012/’13, oggi sulla panchina della Manital Torino, chiede strada alla sua ex squadra non senza una punta di rimpianto per quella scelta dell’estate di tre anni fa compiuta sulla base di una serie di addii programmati (non solo Green e Dunston, ma anche Ere e Polonara) poi parzialmente disattesi dalla società. Che, però, si svenò per tenere insieme l’ossatura della squadra nonostante il taglio del budget, come evidenziato su queste colonne nelle scorse settimane.
«I risultati dicono così per entrambi. Oggi posso dire d’aver fatto un grosso errore ad andarmene da Varese. Non perché sia andato ad Avellino, ma per aver lasciato una città in cui avevamo fatto qualcosa di importante. Ma in quel momento scelsi di cambiare perché intuivo che c’era qualcosa che andava a scendere; francamente non pensavo che scendesse così tanto visto che negli ultimi tre anni non ha più disputato Coppa Italia né playoff. A Varese voglio ancora molto bene, però domenica dobbiamo vincere...».
E Vitucci annuncia una Manital decisa a difendere il fattore campo in una partita nella quale l’attuale ultima della classe non ha più margine di errore: «Sarà una partita durissima, ma dobbiamo farci trovare pronti per forza. Svoltiamo verso l’ultimo terzo del campionato, nel quale ogni partita sarà importante per ottenere la salvezza che è l’obiettivo di una neopromossa come Torino. Questa squadra non ha avuto pace dall’inizio della stagione, dal lungo stop iniziale di White ai problemi fisici di Mancinelli e Rosselli che avevano saltato la gara di andata a Varese. Quando sono stato chiamato, però, la squadra mi sembrava interessante e la piazza ha potenzialità importanti in ottica futura».
La pausa per la Coppa Italia è servita a Torino per completare l’assemblaggio degli ultimi tre innesti nel giro di cinque settimane: «Torino è una città che meriterebbe di rimanere in serie A. Speriamo di riuscire nella missione. Sulla carta saremmo anche competitivi, però il tempo per assemblarci ormai è pochissimo. Dovremo lavorare senza... libretto di istruzioni, anche se la pausa per la Coppa Italia ci è servita a inserire Eyenga nei meccanismi ed a recuperare Dyson al di là dell’aspetto tecnico. Speriamo di aver migliorato gli equilibri in attesa dell’esordio di Goulding, un esterno con buone doti balistiche che però non è solo un tiratore».
Vitucci non considera comunque lo scontro diretto di domenica come uno spareggio senza appello. «Sarà uno scontro diretto importante, così come ce ne saranno altri da qui al termine della stagione: non lo definirei uno spareggio, perché manca ancora tantissimo alla fine del campionato e possono cambiare ancora tante cose. Basti vedere come l’innesto di elementi come Daye e Boatright abbiano cambiato faccia a Pesaro e Capo d’Orlando. Lo stesso impatto per noi doveva avere Dyson, con il quale avevo vinto tre delle mie prime quattro gare. Poi è successo quel che tutti sanno...».
In casa Openjobmetis, intanto, allarme parzialmente rientrato per Mouhammad Faye. L’infortunio alla caviglia destra riportato dal lungo senegalese nel secondo quarto della trasferta di Gaziantep non gli impedirà di scendere in campo a Torino. Giovedì l’atleta si è sottoposto alle terapie del caso, dopo che gli esami specialistici hanno escluso lesioni di sorta; oggi il giocatore biancorosso lavorerà ancora a parte, ma dovrebbe tornare in gruppo per la rifinitura di domani. Confermate dunque le sensazioni a caldo di un infortunio di lieve entità, e giusta la scelta dello staff tecnico di risparmiarlo in ogni caso per la delicatissima trasferta sul campo della Manital nonostante il giocatore avesse dato disponibilità a provare il ritorno in campo nel secondo tempo della gara sul campo del Royal Hali. In giornata invece prevista un’ecografia di controllo per Rihards Kuksiks, che ha accusato un risentimento al tendine d’achille dolorante ormai da un mese. Primo allenamento con la squadra invece per Daniele Cavaliero, che dopo aver lavorato per tre giorni con gli Under 18-20 di Meneghin e Triacca torna finalmente in gruppo; da valutare però attuale autonomia ed eventuale impiego in campo domenica a Torino