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Bus ribaltato, il triste ritorno a casa

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Bus ribaltato, il triste ritorno a casa

Forse è stato un guasto improvviso ai freni, forse solo una tragica fatalità. Quel che è certo, è che il bus su cui viaggiavano 14 dei trenta soci del Cral Banca di Legnano, tutti pensionati residenti nel legnanese, è piombato sul minivan su cui c’erano quattro turisti coreani, uccidendoli sul colpo insieme all’autista che li accompagnava. Poi il bus si è ribaltato sul fianco sinistro, e chi più chi meno tutti coloro che si trovavano a bordo hanno riportato ferite. Lunedì i più gravi sono stati trasportati all’ospedale di Bangkok, nella vicina Thailandia. Venerdì 26 uno solo di loro risultava ancora ricoverato: per lui la prognosi era riservata, ma secondo le informazioni arrivate in Italia non sarebbe mai stato in pericolo di vita.

I primi sei del gruppo che giovedì 18 erano partiti per il sudest asiatico insieme al Cral sono tornati a Legnano giovedì mattina, altri arriveranno nella giornata di sabato 27. Gli ultimi soci torneranno il 2 marzo, come da programma: l’incidente ha infatti coinvolto solo metà dei turisti partiti da Legnano. «Erano in Laos da 4 giorni - spiega Franco Giardini, uno dei punti di riferimento del Cral Banca di Legnano -. Là si erano divisi in due gruppi, perché in una delle tante tappe interne previste dal tour era necessario percorrere un tratto di strada sue due autobus diversi. Chi si trovava sul primo autobus non si è fatto un graffio, chi era sul secondo è stato coinvolto nell’incidente».

Lo schianto è avvenuto alle 11 di domenica mattina sulla strada che collega la capitale Vientiane con la città di Luang Prabang, nel centro nord del Paese. Sui soccorsi non ci sono dettagli, si sa solo che chi viaggiava sul minibus non ha avuto scampo. Più che le ferite, a turbare i pensionati rientrati giovedì sarebbe stata la scena straziante cui sono stati costretti ad assistere una volta scesi dal mezzo ribaltato. Proprio per questo, una volta accertato che non c’erano compagni di viaggio in pericolo di vita, chi si trovava sull’altro bus ha deciso comunque di continuare il tour.

A parte il ferito ancora ricoverato a Bangkog, in Laos è rimasto anche il responsabile della sezione turistica del Cral Alberto Zanzottera. Lui e altri soci (tra i quali l’ex arbitro e presidente della sezione Aia Giuseppe Lattuada) si sono rivolti al console italiano, che poi tramite la Farnesina ha provveduto a contattare i parenti e il tour operator. Sono state giornate frenetiche, anche perché le notizie sono rimbalzate a Legnano non il contagocce: fino giovedì, quando i primi rientrati hanno cominciato a raccontare quello che era successo. «Temo siano ancora molto turbati - ha afferma Giardini -. Non credo sia il caso di disturbarli, questa per tutti noi è stata una terribile esperienza. In trent’anni di attività mai era successa una cosa del genere. Sì, certo, qualcuno che cadeva, una volta un socio si è anche rotto una gamba. Ma nessuno avrebbe mai pensato a un incidente così grave». Anche perché i soci del Cral Banca di Legnano non sono certo dei turisti fai da te: per il viaggio in Laos e Thailandia si erano affidati al tour operator con cui collaborano da anni, che a sua volta si era affidato a un’agenzia di Torino specializzata proprio in viaggi in quei Paesi. Niente era stato lasciato al caso, ma poi è successo qualcosa che nessuno avrebbe potuto prevedere.


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