Paolo Rindi è morto. Il cadavere del ventenne varesino che mancava da casa da poco più d’un mese, è stato trovato in avanzato stato di decomposizione, la mattina di mercoledì 2 marzo, nel letto di un riale che corre parallelo al rio Pogallo, tra Pogallo e Cicogna, nel parco della Val Grande, dove il giovane escursionista s’era avventurato alla fine di gennaio.
Mamma Fiammetta ha appreso la tragica notizia mentre si trovava al lavoro: è stata un’amica, vicina di casa, che l’ha riaccompagnata nell’abitazione di via Madonnina, a Varese.
A ritrovare il corpo di Paolo, studente di filosofia che lo scorso 2 febbraio aveva appuntamento con la madre a Cicogna dopo qualche giorno d’escursione solitaria in Val Grande, è stata la polizia provinciale del VCO, seguita da una task force composta dal Soccorso alpino della Decima delegazione Valdossola, dai carabinieri dal Sagf della guardia di finanza, dal Saf dei vigili del fuoco e dalla Prociv. Il cadavere è stato rintracciato a un paio d’ore di cammino dal rendez-vous mancato ed è stato già recuperato dai soccorritori. La salma del giovane dovrebbe essere trasferita all’obitorio dell’ospedale Castelli di Verbania col l’elicottero.
Ampi servizi sulla Prealpina di giovedì 3 marzo.