Si allungano i tempi della detenzione in carcere per i cinque spacciatori, tutti marocchini di età compresa tra i 20 e i 40 anni, arrestati lo scorso 30 ottobre dagli agenti del commissariato di Busto Arsizio per i loro traffici illeciti svolti nella zona boschiva “Quattro Strade”.
Venerdì i cinque si sono visti notificare in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Patrizia Nobile su richiesta del pm Nadia Calcaterra, che ha fatto proprie le conclusioni alle quali sono giunti gli investigatori di via Candiani.
In merito ai cinque pusher, noti con i nickname di “Zac”, “Mimmo”, “Simo” e “Van Damme”, sorpresi in flagrante nella zona boschiva ai margini della città dove ricevevano quotidianamente la visita di numerosi compratori di eroina, cocaina e hashish (erano stati fermati nonostante un tentativo di fuga, sequestrati droga e denaro oltre a coltelli, un machete, una mannaia ed una pistola scacciacani) le indagini hanno allargato il cerchio dell’attività e di conseguenza il peso.
A distanza di qualche mese dal blitz, infatti, la squadra investigativa di via Candiani ha ricostruito una serie di episodi di spaccio diversi da quelli identificati il giorno dell’arresto, che hanno indotto l’autorità giudiziaria ad emettere il nuovo provvedimento restrittivo, notificato ai cinque nel carcere di Busto Arsizio.
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