Alla faccia dell’oasi naturale cui vien da pensare quando si parla di aziende agricole. Quella scovata dai finanzieri di Busto Arsizio aveva sì la parvenza dell’oasi bucolica ma anche, se non soprattutto, dell’evasione fiscale. Due anni di pagamenti in nero a testa, un’evasione fiscale di oltre mezzo milione di euro negli ultimi cinque anni e irregolarità sanitarie: i 175mila euro di sanzioni amministrative che l’imprenditore bustocco, denunciato, dovrà cominciare a versare all’Erario spiegano solo in parte l’attività truffaldina dell’uomo, titolare di un’azienda agricola che operava fuori da qualsiasi forma di legalità.
I finanzieri hanno infatti scoperto tre dipendenti che operavano completamente in nero, due di questi di nazionalità rumena. I tre lavoratori da anni portavano avanti l’attività dell’azienda agricola, operante nel settore dell’allevamento di bovini, ovini e cavalli. L’analisi del frammentario carteggio acquisito dalle Fiamme Gialle - confermano gli inquirenti - ha permesso di ricostruire i periodi d’impiego dei singoli lavoratori, negli ultimi cinque anni, che ammontano a 1.960 giornate uomo, tutte effettuate senza versare alcun tipo di contribuzione.
Ampio servizio sulla Prealpina di domenica 27 marzo.