Il parchimetro va in tilt e alcuni automobilisti passano alle forme di protesta “passiva” e piuttosto creativa. Sebbene questa, come spiegano gli “addetti ai lavori”, non li metta al riparo da eventuali sanzioni. Il fatto è accaduto nella centralissima via Cavour, dove la macchinetta per erogare il tagliando di sosta a pagamento è andata temporaneamente fuori uso: inserendo gli spiccioli compariva sul display la scritta che invitava a rimuovere il biglietto incastrato nella fessura, sebbene dall’esterno non fosse possibile compiere questa operazione. Da qui, appunto, la decisione di alcuni automobilisti di non pagare il dovuto e avvisare gli addetti alla sosta che non si trattava d’una dimenticanza, lasciando sul cruscotto cartelli fai da te nei quali si indicava appunto l’impossibilità di ottenere il ticket a causa della vicina apparecchiatura in tilt.
«L’utente – ha spiegato uno degli automobilisti “dissidenti” – deve essere messo in condizione di pagare il dovuto, se un problema tecnico non lo consente, non è certo colpa sua, quindi non deve essere multato». Ma gli ausiliari della sosta mettono in chiaro che, trattandosi di una zona centrale in cui ci sono diversi impianti nel raggio di poche decine di metri, l’utente dovrebbe comunque provvedere a erogare il tagliando per non incorrere in multe. «Il cliente ha l’obbligo di regolarizzare il proprio diritto all’occupazione del posto auto mediante l’acquisto del tagliando», si legge sul sito di Avt, la municipalizzata che ha in capo la gestione della sosta, dove rimarcano che «i veicoli non in regola con il pagamento della sosta sono sanzionabili ai sensi del Codice della Strada».