Ore convulse, tese e difficili lunedì 4 aprile nel cuore di via XXII Marzo, a San Macario. Alla fine – era poco prima di mezzogiorno – l’annuncio di “Attività sospesa” da parte del comandante della vigilanza Edoardo Angotti e dei carabinieri. Ancora una piccola speranza all’assai battagliero Comitato per la Salvaguarda dei tigli di via XXII Marzo. Niente ruspe e niente motoseghe dunque grazie all’Asl di Gallarate che – dopo una serie di prescrizioni, delimitazioni e sopralluoghi all’interno di tutta l’area di cantiere – ha sospeso le procedure di taglio dei tigli come valutazione di carattere prudenziale.
La sospensione del cantiere rappresenta una vittoria del comitato di cittadini e delle forze politiche di opposizione rispetto alla tentata prova di forza del Comune. In una mattinata iniziata molto presto, intorno alle 4, i rappresentanti del comitato hanno deciso di sedersi accanto agli alberi inscenando una forma di resistenza passiva, di sensibilizzazione e di «protesta non violenta».
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