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Quest’anno la festa di San Cassiano, celebrata come da tradizione nella “domenica in albis”, ossia la prima dopo Pasqua, è stata velata di tristezza. Sì perché un tratto del muro di cinta che delimita il sagrato della piccola chiesetta romanica, dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano, al confine tra Velate e Avigno, è stato abbattuto la sera prima da qualcuno che poi s’è dileguato: al di là delle questioni di sicurezza, dal momento che il muretto è a protezione di un “salto” di alcuni metri, resta l’amarezza per il fatto che l’autore del gesto – che sia volontario o meno – è sparito senza lasciare traccia.
Ma questo non è l’unico episodio capitato a queste latitudini nei giorni scorsi: più o meno la stessa sera, è stata danneggiata anche la facciata della cappelletta votiva dedicata a San Cassiano, posta lungo via Saffi, all’incrocio con il tratto pedonale di via San Cassiano, quindi a poche centinaia di metri di distanza dall’omonima chiesetta e dal cimitero di Velate. Qui è stata staccata e spaccata una delle due lastre di pietra che adornano la struttura. Anche in questo caso il responsabile è rimasto ignoto.
Nel rione si rincorrono le voci di deliberati atti vandalici, ma don Adriano Sandri, storico parroco di Velate, tenta di smorzare i toni, ammettendo che sì, nessuno si è fatto avanti dicendo di essere il responsabile dell’uno o dell’altro danneggiamento, ma che potrebbe trattarsi anche di danni provocati da qualche maldestro automobilista di passaggio che poi si è allontanato.