Arrivava dal Canada, come gli altri cinque chili di droga già sequestrati dall’inizio del 2016, la marijuana sequestrata dai militari della guardia di finanza di Malpensa. E viaggiava da sola, su ordinazione postale. A intercettare il carico di 135 grammi proveniente da Calgarye destinata a un cittadino italiano, R.E., ventenne residente a Piacenza sono stati proprio i finanzieri in servizio all’aeroporto che poi, autorizzati dalla pm bustocca Francesca Gentilini, hanno perquisito l’abitazione del destinatario.
All’interno della casa, oltra al già citato R.E. era presente anche la sua fidanzata, tale B.J., anch’essa vent’enne e residente nel Piacentino.
Nel corso della perquisizione è stata trovata e sequestrata altra marijuana per un peso complessivo di quasi 600 grammi e una serra completa di ogni accessorio (fertilizzanti, lampade alogene, timer per la luce...) per la coltivazione indoor delle piante di cannabis.
I finanzieri hanno anche sequestrato 295 euro, presumibilmente frutto della rivendita della sostanza stupefacente e un’agendina per la “contabilità” con nomi e somme di denaro intascate dai due ragazzi per la vendita della marijuana.
I finanzieri hanno poi accertato che la sostanza era stata acquistata tramite internet, pagando in bitcoins, attraverso la connessione nel famigerato deep web.
Al termine delle operazione i due ragazzi soo stati arrestati e quindi condotti davanti al giudice della direttissima che ha disposto per entrambi l’obbligo di dimora nei comuni di residenza.
Altro servizio sulla Prealpina di giovedì 7 aprile.