Quantcast
Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

I profughi: «Abbandonati dalla cooperativa»

$
0
0

I profughi: «Abbandonati dalla cooperativa»

Giorni fa il sit in davanti alla Prefettura di Varese, la mattina di venerdì 13 maggio davanti al municipio. Si sono presentati in massa – erano le 10 del mattino - i ventisei profughi del Gambia e i due del Senegal con i loro striscioni in via Vittorio Veneto per chiedere e ottenere un incontro – a cui ha preso parte una delegazione di rifugiati - protrattosi per un’ora con il sindaco Leonardo Tarantino. Una protesta spontanea non contro l’amministrazione comunale e la città di Samarate ma contro la modalità di gestione della cooperativa KB srl che, dicono, «ci tratta male e ci lascia al nostro destino».

Intanto sempre in tema di rifugiati politici sembrerebbe in dirittura d’arrivo l’idea e la proposta della comunità pastorale Maria Madre della Speranza di ospitare otto rifugiati politici - quattro a Samarate e quattro a Verghera - in due case oggi libere e non abitate site in via Statuto e Mazzini.

Precedenti e realtà

La situazione per i profughi ospiti da undici mesi in via Ollearo è difficile da qualche settimana. Già in occasione della loro partecipazione alla giornata del verde pulito avevano espresso i primi disagi. Esplosi diversi giorni fa con la manifestazione davanti alla Prefettura. A causa soprattutto della carenza di assistenza sanitaria da parte dell’ente gestore. Verso il quale le parole dei profughi hanno assunto toni forti. Rafforzate anche dall’arrivo - come avviene ogni giovedì - di un delegato di KB srl che però due giorni fa non ha portato le derrate e i viveri come di consueto. Così i rifugiati hanno cibo assai carente e devono arrangiarsi. E in questi giorni l’aiuto delle associazioni territoriali servirà a dare loro una mano. Certamente le proteste di questi giorni hanno inasprito le tensioni. E i profughi sono vittime.

«Ci hanno minacciato di toglierci il gas ed elettricità».

Striscioni e parole

Chiaro lo striscione in italiano e inglese affisso fuori dal comune. Si leggeva: «Vogliamo parlare con il sindaco. Stiamo morendo di fame. Non abbiamo da mangiare per quattro giorni. Siamo stanchi di questa cooperativa. Che non si preoccupa della nostra salute e si rifiuta di darci la nostra paghetta. Nostro fratello Habib sta male e l’ente gestore non si cura di lui».

In poche righe tutto il malessere e il disagio dei rifugiati. Che lanciano un messaggio d’amore per Samarate. Raccontano: «Non ci troviamo bene con KB srl, ci hanno totalmente abbandonato, non siamo arrabbiati con il sindaco e con la gente di Samarate, noi siamo qui, vogliamo lavorare per la città, essere utili a questa città che ci ha aiutato e accolto, vogliamo restare qui e cooperare nelle pulizie, manutenzioni. Il problema per noi è la cooperativa e non Samarate».

Impegno e accoglienza

La Comunità pastorale Maria Madre della Speranza nei prossimi mesi accoglierà otto rifugiati - quattro a Samarate e quattro a Verghera - fedele al messaggio evangelico e pastorale di Papa Francesco. Una decisione assunta a seguito della richiesta del Consiglio pastorale unitario delle quattro parrocchie. Saranno due appartamentini che si stanno sistemando in queste settimane estesi circa 60 metri quadrati con due camere, una cucina e un bagno. Le persone che arriveranno in estate in città saranno gestite dalla cooperativa Intrecci della Caritas Diocesana.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 31139

Trending Articles