«Ma quali biglietti di troppo venduti, la capienza massima consentita era di 4428 e al PalaWhirlpool gli spettatori erano 4035».
No, Santo Bertoccchi, titolare della Cipiesse di Brescia che in collaborazione con Un’Altra Storia, ha organizzato l’evento, proprio non ci sta. Il giorno dopo il concertone dei Negramaro a Varese lo riserva a respingere critiche e accuse piovute da Facebook ma anche ascoltate direttamente in quel di Masnago da chi era in coda e vedeva il suo posto a rischio.
Domenica 15, prima dello show, il parterre si è trasformato a sorpresa in una specie di zona rossa vietata al pubblico. Come mai?
«Presto detto. Al momento dell’apertura della prevendita dei biglietti per il parterre ci era stata concessa una capienza di 900 posti, poi ridotta a 800. Ci siamo adeguati e una volta giunti a 795 tagliandi staccati abbiamo bloccato la prevendita. Quando, domenica alle 18, la commissione prefettizia ha effettuato il sopralluogo, la capienza del parterre è stata ulteriormente ridotta. In questo caso a 525 posti».
Colpa delle dimensioni del palco della band di Giuliano Sangiorgi, ma colpa anche, secondo Bertocchi, del palazzetto di Masnago: «Strutturalmente non è più idoneo ai grandi eventi. E sugli appuntamenti medi il freno è dato dai 16mila euro d’affitto, più caro che in altre città».
Sulla vicenda si registra anche la presa di posizione, tramite un comunicato stampa, di Live Nation Italia, che si occupa della vendita on line dei biglietti. «Contrariamente a quanto scritto - si legge - l’organizzazione non ha venduto biglietti oltre la capienza. Solo nella giornata di domenica 15 la Commissione di Vigilanza ha imposto al promoter di ridurre la capienza inizialmente concessa sul parterre per lasciare un maggiore agio alle uscite di sicurezza, e di conseguenza alcuni possessori di biglietti parterre sono stati ricollocati nelle tribune non numerate di egual valore».
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