«Nonostante gli incentivi messi in campo e le condizioni congiunturali favorevoli, i segnali di ripresa sono discontinui e non garantiscono stabilità». Ad affermarlo è Massimo Balzarini della segreteria della Cgil Lombardia.
«Anche gli indici economici mostrano che la stabilità è ancora lontana», prosegue Balzarini. «L’economia nazionale e lombarda sono da tempo uscite dalla cosiddetta recessione tecnica, ma i differenziali di crescita rispetto alla media europea suggeriscono molta cautela. Infatti, nel frattempo è stata distrutto un quarto della base produttiva e si è alimentata una disoccupazione strutturale che non ha precedenti». A questo proposito, il report di Cgil Lombardia segnala che, rispetto al 2008, gli occupati (15-64 anni) in Lombardia nel 2015 si sono ridotti di 27 mila unità, mentre i disoccupati sono cresciuti di 200mila unità, complice un tasso di disoccupazione al 7,9%.
Quanto alla produzione manifatturiera lombarda, ha accelerato tra ottobre e dicembre (+0,5%) e ha chiuso il 2015 in crescita del +1,5% sul 2014.
Servizio completo sulla Prealpina in edicola venerdì 20 maggio