«L’ho visto mentre la spingeva giù dalla finestra»: la svolta nelle indagini sulla morte di Aan Jung He è arrivata durante la notte. Da quel momento in avanti i carabinieri hanno concentrato l’attenzione sul marito della coreana precipitata dal terzo piano dell’hotel Ibis, lo hanno interrogato per ore, giovedì 19 maggio in albergo è arrivato anche il procuratore capo Gianluigi Fontana e nel primo pomeriggio lo straniero è stato accompagnato in caserma a Gallarate da cui è uscito in manette, sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio volontario. Il provvedimento era nell’aria fin dal pomeriggio, ma l’ufficialità è arrivata soltanto intorno alle ore 20 perché fino a quel momento in mano a militari e Procura non c’erano ancora certezze.
Secondo gli inquirenti, insomma, il coreano avrebbe scaraventato la moglie oltre la finestra della loro camera, nella quale c’era un pesante odore di vino. Lo avrebbe fatto al culmine di una animosissima discussione, alla quale avrebbero assistito numerosi testimoni richiamati dalle urla della coppia. «Fight, the couple was fighting and then... down» («Litigava, la coppia stava litigando, poi... giù»), raccontavano l’altra notte i turisti che una settimana prima erano sbarcati in Italia. Raccogliere le loro deposizioni non è stato semplice, tanto che i militari al comando del capitano Alessandro Brunettihanno lavorato ininterrottamente per quasi ventiquattro ore per mettere a verbale dichiarazioni che andavano tradotte dall’interprete, reperito con non poche difficoltà.
Il tempo a disposizione degli investigatori era oltretutto risicato: la mattina di venerdì 20 maggio, alle 6, la comitiva avrebbe dovuto prendere l’aereo per tornare a Seul, e per quanto la tabella di marcia potesse essere variata, era impensabile l’idea di trattenere gli stranieri a oltranza sul territorio italiano.
Uno per uno, comunque, sono stati ascoltati in una sala che si affaccia sulla hall dell’Ibis, mentre il medico legale Maria Luisa Pennuto e il reparto scientifico di Gallarate e Varese effettuavano i rilievi sia sul punto di impatto del corpo di Aan con il selciato che su quello dal quale la donna sarebbe stata defenestrata.
Il pubblico ministero Maria Cardellicchio, che coordina le indagini con il procuratore capo e l’aggiunto Giuseppe D’Amico, ha disposto l’autopsia che verrà eseguita lunedì 23 maggio, ma non sarà certo quello l’accertamento dirimente.
Ampi servizi sulla Prealpina di venerdì 20 maggio.