La strada che da Bregazzana scende a Induno, sbucando accanto alla prima galleria verso la Valganna, è chiusa da quasi un anno. E questo «ha comportato e comporta tutt’ora una notevole serie di disagi per i “pendolari” della zona, che sono costretti a lunghi e più dispendiosi percorsi alternativi con grosse perdite di tempo». Così scrive il Comune di Induno Olona nella relazione tecnica che accompagna il progetto (preliminare) di sistemazione della strada e soprattutto del muro di contenimento sottostante, da finanziare al 50 per cento con Varese.
Il divieto di transito, sia per auto che per bici e pedoni, è datato 17 giugno 2015; il tratto pericolante è lungo circa venti metri, all’altezza del primo tornante verso la salita. L’immagine è eloquente: il parapetto in calcestruzzo si è addirittura aperto in due, e la riva sottostante è “presidiata” da alberi ad alto fusto che spingono verso la protezione e la strada. Morale: non c’è sicurezza; non c’è stabilità. È, quindi, ben motivata la scelta di chiudere il percorso al traffico.
Intervento costoso? La stima non è esorbitante: 40mila euro. E Induno ha scritto a Palazzo Estense chiedendo il concorso al 50% delle spese, visto e considerato che quella “tangenzialina” interessa soprattutto gli abitanti di Bregazzana. La risposta è stata, infatti, affermativa. Ecco allora la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra le due amministrazioni per realizzare l’opera, così come da progetto, e dividere alla pari i costi. Questo ha deliberato nei giorni scorsi la giunta varesina, guidata dal sindaco Attilio Fontana, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Riccardo Santinon.
Il percorso, come detto, scende accanto allo stabilimento della Poretti e alcune opere, come lo sradicamento di alberi, verranno eseguite proprio all’interno del complesso dove si produce la famosa birra. Che quella strada, a tornanti, sia utile, lo ha dichiarato lo stesso Comune di Induno, riconoscendo che l’interdizione al traffico, dalla scorsa estate, ha comportato notevoli disagi.
Servizio completo sulla Prealpina in edicola sabato 28 maggio