Edificio fasciato? No. Giù i gradoni della piazza Repubblica? Nemmeno.
La giunta Fontana pigia forte sul freno prima d’arrivare al capolinea e si rimangia il piano annunciato qualche mese fa. I motivi? Non c’è tempo e soprattutto mancano i fondi. Ovvero: toccherà alla prossima amministrazione provvedere.
Prove di stabilità
Sono quattro le prove di stabilità, con tecnica laser, alle quali è stata sottoposta l’ex caserma Garibaldi. Altre tre, verranno eseguite a luglio. Ma il responso appare già confortante: il complesso di piazza Repubblica non traballa più come prima. I dati, tra una rilevazione e l’altra, evidenziano infatti situazioni pressoché identiche. La Garibaldi sarebbe insomma più stabile. E questo grazie al potenziamento delle fondamenta - cantiere peraltro in corso, si concluderà a metà luglio -, alla chiusura delle cavità sotterranee che minano la base della caserma e al primo intervento di messa in sicurezza, quello che permise la riapertura al traffico di via Spinelli: i rinforzi interni ed esterni.
Bene sotto ma sopra...
Se da un lato, quello strutturale, emergono quindi buone sensazioni, dall’altro, il lato scenico, diciamo così, arrivano notizie negative. Il progetto di abbattimento dei gradoni rimasti, quelli cioè più a ridosso dell’ex caserma, e la copertura della facciata con un pannello (rendering) che raffiguri il futuro assetto della piazza, rischia di rimanere sulla carta. Sicuramente, non verrà realizzato entro la fine di questo mese o l’inizio del prossimo, come era stato annunciato a marzo dall’amministrazione comunale. E questo perché, andando a giorni a scadenza di mandato, la giunta e gli uffici non sono riusciti nella lotta contro il tempo e col costo delle operazioni. Morale: l’estate vedrà ancora i gradoni e non vedrà invece la “fasciatura” della Garibaldi con l’immagine della piazza che verrà.
Servizio completo sulla Prealpina di giovedì 2 giugno.