In attesa del dato definitivo sulle preferenze raccolte dall’esercito di candidati in lizza nelle quindici liste in gara per Palazzo Estense (fino a martedì 7 non sarà sciolto il nodo della sezione 60 di via Pietro Micca, quindi si tratta ancora di numeri incompleti) un’analisi su vincitori e vinti, tra gli aspiranti consiglieri comunali, è comunque già possibile. In attesa anche delle due ipotesi di composizione dell’assemblea a seconda che ad imporsi, al ballottaggio di domenica 19, sia Paolo Orrigoni, al momento in vantaggio con il 47,1% dei consensi, o il rivale Davide Galimberti, che si è fermato al 41,9%.
Prima certezza: la scure dello sbarramento al 3 per cento taglia fuori quasi la metà degli schieramenti: Varese Popolare (ferma al 2,74%), Popolo della Famiglia (1,9) e Movimento Libero (1,33) per la coalizione di centrodestra, Cittadini per Varese per quanto riguarda il centrosinistra e tre liste collegate a candidati sindaci già esclusi: Sinistra per Varese Futura (1,85), Varese Civica (1,30) e Fni - Riva Destra (0,61), che sostenevano rispettivamente Flavio Pandolfo, Andrea Badoglio e Francesco Marcello. Anche in questi schieramenti erano in lizza personaggi di notevole pedigree, che devono dunque dire addio all’elezione in Consiglio comunale: l’ex vicesindaco Carlo Baroni in Varese Popolare (256 preferenze personali) o il consigliere comunale uscente Alessio Nicoletti (142) in Movimento libero.
Sono così nove le liste tra le quali verranno eletti i 32 (più il sindaco) componenti della futura assemblea. Ci sarà sicuramente Stefano Malerba, terzo più votato tra i candidati sindaci con il 7,13%. Nella lista di Lega Civica - che sicuramente porterà in aula almeno un altro consigliere - i più votati sono stati Simone Malnati con 264, Mauro Pramaggiore (182) e Anna Gentile (166).
Passando poi alle due coalizioni in lizza al ballottaggio, nel centrodestra la Lega Nord è il partito di maggioranza relativa con il 16,2% (otto punti in meno rispetto al 2011): i più votati sono stati il capolista e governatore lombardo Roberto Maroni con 328 preferenze, la coppia di assessori uscenti Carlo Piatti (290) e Fabio Binelli (287), quindi il coordinatore cittadino Marco Pinti (256) e l’altra esponente della giunta Fontana Maria Ida Piazza (225). Lontano l’altro ex assessore Sergio Ghiringhelli (96, undicesimo).
Passando a Forza Italia (11,1%), i più votati sarebbero (il condizionale è d’obbligo vista la mancanza di una sezione e gli scarti risicati) Mimmo Esposito (337), l’ex assessore Simone Longhini (333) e Carlotta Calemme (332). Poi Piero Galparoli (293) e Roberto Puricelli (226). Più lontano l’assessore al bilancio uscente Giuseppe Montalbetti, settimo con 170 preferenze. Buono il risultato della lista civica Orrigoni, che ha sfiorato l’11% dei voti: i più votati sono Valerio Vigoni (210), Luca Boldetti (200), Marilisa Molinari 175, Enrico Argentiero 156 e Rinaldo Ballerio 153. Quindi Marco Caccianiga a 142 e Noemi Cantele a 97. Solo 55 voti per Francesco Vescovi. In lizza per conquistare seggi anche Fratelli d’Italia (3,46%), che piazza in testa Giacomo Cosentino (207), seguito da due ex assessori, Stefano Clerici (150) e Riccardo Santinon (119).
Sul fronte centrosinistra, il Pd è di gran lunga il primo partito cittadino con il 24,3% dei consensi. Ed è anche la lista con il maggior numero di preferenze: prima assoluta, e più votata in città a quota 774, la candidata sindaco del 2011 Luisa Oprandi, seguita da Andrea Civati (509), Giampiero Infortuna (407), Giovanni Miedico (380) e Fabrizio Mirabelli (377). Nella lista civica Galimberti (8,4%) la più votata (e in pole position per l’elezione) è Francesca Strazzi (155) seguita da Tommaso Piatti (106). Lontano l’olimpionico Elia Luini a quota 49.
Ultime in lizza per la partita del consiglio comunale sono Varese 2.0 (3,92%), con il capolista Daniele Zanzi a un considerevole 425 (seguito da Elena Baratelli a 150), mentre Progetto Concittadino (3,67%), ha l’altro ex candidato alle primarie di coalizione Dino De Simone primo con 253 voti personali.
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