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Assessori, rosa ristretta

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Assessori, rosa ristretta

Il mosaico comincia a comporsi ed Emanuele Antonelli ha fretta di completarlo. Vuole presto presentare la giunta («Diciamo giovedì prossimo, al massimo sabato, comunque salterei per scaramanzia venerdì 17») e sta definendo i nomi. Per adesso ha incassato tutte le richieste di partiti e gruppi che ne hanno sostenuto la candidatura ed ha avanzato qualche idea sua. Poi ha chiesto di avere il fine settimana per riflettere e fare qualche telefonata di approfondimento, convocando per lunedì sera una riunione che s’annuncia decisiva per definire i ruoli.

Già oggi, però, c’è una rosa abbastanza ristretta di nomi che dovrebbero occupare i sette assessorati (in tre casi è obbligatorio piazzare una donna) e affiancarlo nel lavoro. Tutto può succedere, ma l’impressione è che Antonelli abbia deciso di avere l’atteggiamento del mediatore, senza dare scossoni ma rivolgendosi in molti casi a personaggi per anni sulla scena politica cittadina, anche se magari non con un posto in giunta.

In questo contesto l’unica confermata sarebbe la leghista Paola Reguzzoni, addirittura con la carica di vicesindaco, riconoscendole il gradimento dell’elettorato e il dinamismo amministrativo. Sempre dal Carroccio arriverebbe la seconda donna della squadra, ovvero Isabella Tovaglieri, che dopo cinque anni da consigliera potrebbe occuparsi di cultura e giovani. Terzo tassello padano in ballottaggio fra il segretario Stefano Ferrario e il veterinario Livio Pinciroli, uno dei pochi che in Lega si mise dalla sua parte fin dall’inizio.

Per quanto riguarda Forza Italia, quasi certo è l’ingresso nell’esecutivo di Alessandro Chiesa, per la componente Agorà, lui che è anche il coordinatore cittadino degli azzurri. Se riuscirà a conciliare i propri impegni di lavoro con l’incarico amministrativo, potrebbe essere Enrico Salomi ad occuparsi dei Servizi Sociali. Per il resto i berlusconiani verranno premiati con la presidenza del consiglio a Gigi Farioli.

Il sesto posto andrebbe ad Ncd che deve ancora esprimere il proprio nome e a cui Antonelli ha chiesto di indicare preferibilmente una donna. Logico pensare all’avvocato Miriam Arabini, promossa nella lista Antonelli. Tuttavia la componente ciellina potrebbe valutare un profilo differente, come Monica Giani.

A questo punto, come anticipato, il sindaco potrà giocare una sua carta. Ad oggi il favorito è Francesco Iadonisi, portavoce del gruppo Risvegliamo Busto, spendibile sia nella gestione del personale comunale che nell’ambito di commercio e industria. Una scelta, però, che lascerebbe delusa la lista Busto Grande, che un anno fa puntò su Antonelli e che oggi vorrebbe schierare Antonello Corrado (per nove anni consigliere di Rifondazione Comunista) e impostare una nuova gestione delle politiche sociali. E pure il presidente d’assise uscente, Diego Cornacchia, pressa per ottenere un posto. Il tutto senza dimenticare che il primo cittadino ancora non ha rinunciato al possibile rilancio di Laura Mira Bonomi. Fino a lunedì, dunque, avanti le grandi manovre. Poi sarà tempo di confronto e (inevitabile) scontro.


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