La nuova amministrazione comunale ha un’occasione davanti a sé. Opportunità di cui si vocifera da tempo, ma che adesso è certificata da una lettera che il legale della società che gestisce il centro profughi cittadino ha spedito al Comune, in particolar modo a chi avrà in carico i Servizi sociali.
«Una volta che l’emergenza sarà finita - spiegano da KB Srl, presieduta da Katiusha Balansino - vorremmo poter donare il palazzo che attualmente ospita i rifugiati all’ente pubblico, con l’obiettivo che venga impiegato per una necessità sociale sempre più imperante come quella delle nuove povertà e degli sfratti che si susseguono su tutto il territorio». Proprio così: quando la situazione delle persone in fuga dall’Africa si normalizzerà e non sarà più necessario avere un centro di accoglienza come l’attuale (dove hanno trovato rifugio più di 120 persone), l’edificio potrebbe cambiare pelle. «E la nostra intenzione - ribadiscono dalla cooperativa - è di definire fin da subito questo passaggio gratuito, perché la disponibilità della firma è immediata, volendo progettare per tempo le fasi dell’operazione».
La palla, insomma, passa nelle mani di Emanuele Antonelli. Il quale dovrà approfondire la questione. E dovrà anche capire quali siano prospettive e termini di una faccenda che non è semplicissima. Perché se i proprietari dell’immobile sono pronti a lasciare spazio gratuitamente all’ospitalità delle famiglie disagiate della città, è anche vero che di certezze su quanto durerà l’emergenza profughi non ce ne sono, ma c’è anche il fatto che per offrire questi spazi alle fasce deboli saranno comunque necessari forti investimenti. «Per adesso - ripetono da KB - nessuno ci ha risposto, ma giustamente Mario Cislaghiha lasciato la questione a chi verrà dopo di lui e la formazione della nuova giunta richiede i tempi tecnici per definire i nomi degli interlocutori».
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