«Somma Lombardo non è Rosarno. In qualità di sindaco sono amareggiato dell’accostamento che è stato fatto tra la nostra città e la situazione di Rosarno, un paragone profondamente errato e di cattivo gusto soprattutto nei confronti delle forze dell’ordine e degli abitanti di Case Nuove».
Sono passati sei giorni dalla diretta televisiva di Rete4 dalla frazione sommese, ma il primo cittadino Stefano Bellaria è ancora scuro in volto. Le telecamere di “Dalla vostra parte”, nota trasmissione di approfondimento politico con Roberto Poletti come inviato di punta, hanno mostrato all’Italia intera il condominio di via Baracca occupato da almeno quindici abusivi stranieri che vivono in condizioni igienico-sanitarie pessime (ma con luce e acqua, garantiti naturalmente da allacciamenti irregolari) e il centro di accoglienza di via Briante, che dall’autunno 2014 ospita circa 95 profughi.
«Nonostante queste due possibili polveriere sociali, non abbiano mai provocato episodi di violenza o microdelinquenza degni di nota - sottolinea il vicesindaco Stefano Aliprandini - la situazione sommese è stata affiancata all’emergenza nella tendopoli della città calabra, dove invece soltanto pochi giorni fa uno straniero ha aggredito un carabiniere che ha risposto sparandogli e colpendolo mortalmente. «Mi spiace che Somma sia stata paragonata a Rosarno e che i consiglieri di minoranza si siano prestati nella gestione dell’evento» dice ora Bellaria, presente ma dietro alle telecamere alla diretta televisiva. «Non c’era un solo abitante di Case Nuove, erano tutte persone politicamente schierate che con i loro interventi non hanno certo aiutato ad affrontare con serenità l’argomento».
Il sindaco si riferisce ai rappresentanti di Lega Nord, Forza Italia e Somma Domani arrivati a fare da comparse sul posto. «L’immagine della nostra città è importante, va oltre ogni plausibile scontro politico e non deve essere messa in gioco per ottenere un immediato ritorno in termini di consenso». Bellaria riconferma l’impegno sia su via Briante («Un pezzettino alla volta stiamo continuando un percorso di convivenza civile e serena, l’ultima iniziativa è il loro coinvolgimento nella distribuzione della rivista civica») sia sulla palazzina occupata di Case Nuove, un problema che l’amministrazione sta gestendo senza strappi in attesa che le ruspe della Regione arrivino ad abbattere l’edificio.