Ultime ore di schermaglie, annunci e promesse, poi il silenzio e, dalle 7 di domenica 19 (fino alle 23) i fatti concreti, ovvero le urne aperte in città per decidere chi amministrerà Gallarate nel prossimo quinquennio. In lizza il leghista Andrea Cassani per il centrodestra (forte di un consistente vantaggio conquistato al primo turno, circa 11 punti percentuali) e il sindaco uscente Edoardo Guenzani (centrosinistra).
QUI CENTRODESTRA - «Chi vota Pd è Tafazzi». Matteo Salvini vuole Gallarate. È la terza volta in due mesi che arriva in città per sostenere la campagna elettorale di Andrea Cassani. Giovedì 16 l’ultimo sforzo, con centinaia di militanti assiepati davanti al palco montato sotto i portici del centro. «Conto di tornare a Gallarate per la quarta volta trovando una città libera». Ovazione.
La Lega Nord è a un passo dal riprendersi Palazzo Borghi. «Abbiamo fatto un mezzo miracolo al primo turno, ma ora gli undici punti di vantaggio ce li dobbiamo dimenticare», intima il Capitano ai suoi sostenitori, predicando impegno e prudenza. «Facciamo questo film horror, facciamo che Guenzani è avanti di un voto. È questo l’atteggiamento giusto. Ogni persona è importante, perché la differenza oggi la fa chi non vota. E sono almeno la metà dei cittadini di Gallarate. Domani ce li avete in ufficio, in negozio, magari anche a casa. Ecco, se li avete a casa non dategli da mangiare. Cambiare si può. Abbiamo un candidato sindaco bravo. Non è bellissimo, ma è bravo, ve lo assicuro».
Il candidato prende in mano il microfono per lanciare l’ennesimo guanto di sfida al sindaco uscente: «Guenzani si deve rassegnare a perdere contro un inesperto di 33 anni, così come mi definisce lui. Il suo avversario domenica sono io, non ne deve trovare altri. Io non sono manipolato da nessuno, sono un militante della Lega da sempre e la storia politica parla per me».
Nel pomeriggio, accompagnato dall’assessore regionale allo Sport, il canoista olimpionico Antonio Rossi, e dal consigliere della lista Maroni presidente, la legnanese Carolina Toia, Cassani aveva fatto visita in via Carlo Noè alla sede della Yamamay, noto marchio di intimo conosciuto in tutto il mondo. «Partendo da queste eccellenze dovremo ripensare all’attrattività produttiva della nostra città».
QUI CENTROSINISTRA - «La campagna elettorale è scaduta in una evidente violenza negli attacchi verbali. Al voto mancano solo tre giorni e mi auguro ci si limiti soltanto a questo, ma i segnali non sono positivi».
Lo ha detto Angelo Senaldi, presente al Pd Point di via Postcastello per sostenere il sindaco Edoardo Guenzani nella volata finale in vista del ballottaggio di domenica. Il premier Matteo Renzi ha invitato ciascun parlamentare dem a fare ritorno nella propria città d’origine e a organizzare, nel giorno in cui 19 milioni di italiani avrebbero dovuto pagare la tassa sulla prima casa, una sorta di celebrazione della “Giornata di liberazione dall’Imu e dalla Tasi”. Così l’ha ribattezzata Luca Radice, in rappresentanza della segreteria provinciale del Pd, seduto al tavolo dei relatori insieme con l’onorevole gallaratese e il sindaco.
Proprio Guenzani ha sottolineato come anche a livello locale il centrosinistra abbia alleggerito la pressione fiscale: «Dopo un aumento all’inizio del nostro mandato, necessario per fare fronte ai 60 milioni di deficit ereditati dal passato, ci siamo posti come obiettivo la riduzione delle imposte. Ci siamo riusciti con la Tari, che abbiamo abbassato di una percentuale che oscilla tra il cinque e il sette per cento». E non è finita qui: «Per il prossimo mandato si potrà fare di più e meglio aumentando la percentuale di raccolta differenziata e introducendo la tariffa puntuale. Ciascun cittadino pagherà solo i rifiuti che non differenzia».
Nelle ultime scaramucce elettorali torna anche il tema della vendita della Commerciale gas varata dalla giunta Guenzani. «Dicono che abbiamo svenduto un patrimonio, ma quando l’abbiamo ereditata perdeva - ha ribadito il sindaco - I nostri manager l’hanno risanata, riportata in utile, valorizzata e poi venduta. Senza questa operazione sarebbe stata impensabile la riqualificazione delle piscine, intervento che partirà a breve, nonché quel grande polo culturale che vogliamo realizzare in via Bottini».
Altri servizi e due pagine di «duello finale» sulla Prealpina di venerdì 17 giugno