Una lettera, anzi più di una lettera all’indirizzo del sindaco uscente Edoardo Guenzani. Quattro firme sotto, poi risultate fasulle, tanti insulti e una frase che fa venire la pelle d’oca: «Ti metteremo un proiettile in bocca». E’ successo in questi ultimi giorni e il primo cittadino ha presentato denuncia contro ignoti al commissariato di via Ragazzi del ‘99, che sta indagando e che sta tenendo sotto particolare attenzione il capo dell’esecutivo in un periodo già caldo di per sè, che è quello del ballottaggio. Ma queste missive scritte a macchina vanno ben oltre il confronto politico che può avere toni accesi e pure polemici ma non deve sconfinare in tali basse minacce a un uomo che, oltretutto, rappresenta l’intera città nella sua veste istituzionale di sindaco.
Ai suoi collaboratori più vicini Guenzani avrebbe confidato che, se le lettere fossero arrivate prima, avrebbe rinunciato addirittura a candidarsi per il mandato bis. Ma adesso no, non si può. Resta, però, l’amarezza e anche un po’ di paura perché le lettere potrebbero essere scritte da uno squilibrato, una persona non in grado di controllarsi. Quindi molto pericolosa.
Non è la prima volta che il sindaco riceve missive anonime d’insulti. Era già successo durante i suoi cinque anni di mandato ma mai i toni erano diventati così pesanti, tanto da arrivare a una vera e propria minaccia di morte.