Antonio Manzini con “Cinque indagini romane per Rocco Schiavone” (Sellerio), Valeria Parrella con “Troppa importanza all’amore” (Einaudi) e Giorgio Pressburger con “Racconti triestini” (Marsilio) sono i finalisti alla ventottesima edizione del Premio Chiara.
La scelta fra le 57 opere pervenute al Comitato Grandi Lettori presieduto da Romani Oldrini, è stata presentata alla stampa al Castello di Masnago dall’Associazione Amici di Piero Chiara. La stessa giuria ha inoltre segnalato “La bottega del Romeo e altri racconti” del giornalista varesino (di Angera) Lorenzo Franzetti, edito da Bolis, per le sue «caratteristiche peculiari del territorio insubrico».
La parola passa ora alla giuria popolare di 150 lettori che ha tempo tutta l’estate per designare il vincitore nella terna prescelta. Premiazione domenica 23 ottobre a Ville Ponti insieme - ed è una novità imposta dalle difficoltà della Provincia a tenere aperta la propria sede in orari extra-ufficio - al Chiara Giovani. Proprio sul versante “giovani“, possiamo affermare che il Premio Chiara davvero non fa... “Paura“: ben 139 i racconti pervenuti sotto questo titolo da tutta Italia, dal Canton Ticino e anche da italiani residenti all’estero, di età compresa fra 15 e 25 anni, alla giuria tecnica presieduta dallo scrittore e magistrato Giuseppe Battarino. I ventisei finalisti, che si vedranno pubblicata la propria opera nel volumetto edito come sempre dagli Amici di Piero Chiara, se la dovranno vedere ora con la giuria popolare, il cui verdetto sarà svelato nel corso della premiazione fissata per il 23 ottobre. Infine, quaranta sono stati i manoscritti che hanno concorso al Chiara Inediti; la giuria presieduta dallo scrittore e giornalista Andrea Fazione ha già espresso il proprio verdetto: vincitore della settima edizione è Angelo Dettori, sassarese di Alghero, con la raccolta “E sotto di loro il mondo fuggiva via” che sarà pubblicata da Pietro Macchione Editore.