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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Lega, nessuna epurazione

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Lega, nessuna epurazione

Forza Italia ha sentenziato: la sconfitta è da attribuire, soprattutto, alla Lega. «Questo è un modo di affrontare gli insuccessi che non ci appartiene» risponde il segretario cittadino del Carroccio, Marco Pinti, che martedì sera ha superato (indenne) l’esame della sezione e quindi il rischio di vedersi sfiduciato. Alla riunione, presenti anche Roberto Maroni e Attilio Fontana, sono emersi accenni critici alla gestione varesina, ma alla fine ha prevalso la logica della compattezza, senza capri espiatori. E dunque, Pinti, che era pronto a rimettersi in discussione, resta in sella. Ma con nuove strategie. Che in realtà sono quelle “vecchie”, quelle che avevano fatto la fortuna dei lumbard: »Meno corridoi e più strade, meno partito e più movimento».

È una chiara autocritica al modo in cui è stata condotta la campagna elettorale: l’impegno c’è stato, ma non pressante come in passato. Già ieri, Pinti ha cominciato a delineare dunque il «nuovo modello organizzativo» che sarà appunto ispirato da una maggiore presenza fra la gente. «Dobbiamo lavorare per riprenderci Varese tra cinque anni o magari prima» ha promesso il “capitano varesino” della Lega Nord. «Io mi si sono messo in discussione - ha aggiunto, tornando sul discorso delle colpe - perché ho la responsabilità politica oggettiva di quanto accaduto. Sarebbe stato per me più facile, in questo momento, rassegnare le dimissioni, ma per amore della Lega ho preferito restare per dare il via a questa nuova fase».


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