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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Moss, matrimonio più lontano?

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David Moss, neopromosso con Brescia (Foto www.basketbrescialeonessa.it)

Varese e David Moss, questo matrimonio si ha da fare? Esaurito l’impegno agonistico con Brescia, l’ala di Chicago dovrà confermare il suo gradimento per la proposta che la società di piazza Monte Grappa gli ha recapitato nelle scorse settimane. L’Openjobmetis punta su Moss - con pieno appoggio da parte di Paolo Moretti e Claudio Coldebella - per il suo mix di leadership, animus pugnandi e professionalità in palestra che hanno contribuito fattivamente alla promozione in serie A della Leonessa. E Moss desidera Varese, oltre alla posizione geografica vantaggiosa per chi è stato benissimo a Milano per due anni, grazie alla vetrina internazionale che il club biancorosso è in grado di proporgli come stimolo ulteriore rispetto alla matricola Brescia: le coppe Fiba non sono l’Eurolega, ma è altrettanto vero che il 33enne giocatore non è più quello dei 4 scudetti consecutivi a Siena e Milano. Di conseguenza però il costo è accesssibile per le possibiltà dell’Openjobmetis, che ha evidentemente gradito quel che Moss ha saputo portare in dote a Brescia. Col giocatore del 1983 ci sarebbe un’intesa di massima da formalizzare a bocce ferme dopo i lunghissimi playoff della serie A2; ora c’è da capire se l’impatto emotivo della vittoria del campionato con la Leonessa possa indurre Moss a cambiare idea e riprendere in considerazione la matricola bresciana. Che giustamente ha giocato le sue carte proprio nel weekend, proponendo il rinnovo del contratto al giocatore di Chicago proprio nel pieno delle celebrazioni per lo storico ritorno in serie A dopo 28 anni. Varese confida di dover soltanto formalizzare una situazione che inaugurerebbe il mercato extracomunitario con quell’elemento di grande esperienza sul quale costruire le fondamenta del gruppo dal punto di vista caratteriale. Vedremo nei prossimi giorni se sarà effettivamente così, oppure se la promozione con la Centrale del Latte avrà cambiato le carte in tavola. Di certo Moss, che dal giugno 2015 al marzo 2016 aveva avuto abboccamenti senza esito in Turchia (Turk Telekom Ankara) e Sassari, ha dimostrato nelle 24 partite in due mesi e mezzo disputate a Brescia di avere ancora benzina nel motore. Proprio per questo motivo Varese ha deciso di puntare su di lui come giocatore di sostanza come punto di riferimento in un roster al momento in divenire; con un jolly difensivo abituato a lottare per vincere come Moss, il club biancorosso si tutelerebbe su eventuali scommesse su altri fronti stranieri. Resta comunque chiaro che un giocatore di squadra come l’ex Siena e Milano andrà affiancato ad elementi con spiccate doti offensive, partendo dal concetto che playmaker e guardia extracomunitarie e pivot (si scandaglia il mercato dei Cotonou, la pista aperta con Levon Kendall riguarda comunque un giocatore duttile che uscirebbe dalla panchina) saranno i pezzi forti del roster in termini tecnici ed economici. Però una casa si costruisce dalle fondamenta, e al di là dello zoccolo duro italiano Cavaliero, Ferrero e Campani, l’aggiunta di Moss al puzzle in divenire darebbe garanzie assolute a coach Moretti…


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