Scordatevi la figura del vigile, pardon dell’agente di polizia locale, impegnato a dare multe. Il suo ruolo, deve cambiare. In modo radicale.
Lo vuole il sindaco Davide Galimberti nel suo programma e lo ribadisce Daniele Zanzi, vicesindaco con delega alla polizia locale.
Più agenti in strada, non solo uno slogan.
«Agenti impegnati a presidiare davvero il territorio, a gestire una viabilità che in alcune zone, in alcuni momenti della giornata, è davvero caotica», dice il leader del movimento Varese 2.0 che ha sostenuto, con la sua lista civica, la coalizione di centrosinistra e ha conquistato, insieme con la moglie Elena Baratelli, due scranni nell’assemblea comunale (al posto di Zanzi in consiglio comunale entrerà il primo dei non eletti, il filosofo Valerio Crugnola).
«Più vigili in strada», dunque.
Non solo a punire gli automobilisti che sgarrano ma soprattutto a rendere la viabilità più scorrevole, a risolvere i problemi concreti dei cittadini, a dare e garantire quel senso di sicurezza e di decoro che in molti punti della città, non solo nelle periferie, si è perduto e “consumato” con il passare degli anni.
Il numero degli agenti è però sempre lo stesso: 85. E i miracoli non si possono fare nel Comando agli ordini di Emiliano Bezzon.
Ma se la maggior parte degli uomini del Comando di via Sempione saranno a verificare e trasmettere sicurezza, con la loro presenza, tra i cittadini, chi manderà avanti il lavoro negli uffici?
«Credo che dalla riorganizzazione voluta dal sindaco di tutte le aree e le competenze della pubblica amministrazione - prosegue Daniele Zanzi - possano essere impiegati per questioni di ufficio e amministrativo-burocratiche dipendenti comunali che prima si occupavano d’altro e non dell’attività collegata alla caserma di via Sempione».