Furti, spaccio e altro ancora, giorni di intenso lavoro per le Volanti del commissariato di Busto Arsizio, impegnate in interventi di contrasto ai reati.
Il primo intervento risale all’altra sera quando, poco dopo le 23, in via Bassi una pattuglia ha sorpreso un trentenne italiano residente in città, volto noto alle forze dell’ordine, che trascinava una bicicletta con motore elettrico con la ruota posteriore ancora bloccata da un antifurto. Inevitabili i sospetti degli agenti sulla provenienza del mezzo che, come ha infine ammesso il trentenne, era stato rubato poco prima da un portabici montato su un’auto parcheggiata in via Giuliani. Il trentenne ladro recidivo è stato arrestato e subito condannato con giudizio direttissimo.
Altro furto di bici è stato sventato in piazza Volontari della Libertà, dove gli agenti hanno sorpreso un trentunenne - altro volto noto - armato di mazzetta e scalpello mentre cercava di forzare il lucchetto che bloccava una mountain bike a un palo. Per lui denuncia per tentato furto aggravato e possesso di arnesi da scasso.
In via per Lonate Pozzolo, un cinquantenne alla guida di un Suv, fermato per un controllo, aveva nel bagagliaio una pistola Mauser in ottime condizioni. L’uomo, che abita a Lonate Pozzolo ed aveva un precedente per possesso illegale di armi, è stato denunciato a piede libero per porto abusivo.
Due infine gli interventi per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, entrambi effettuati domenica 24. Il primo alle 3 di notte quando la pattuglia, in via dei Mille, ha bloccato un gruppetto di persone notato, con fare sospetto, fermo intorno ad un’autovettura in sosta. Quasi tutti avevano addosso piccoli quantitativi di marijuana: uno di loro è stato denunciato (il proprietario dell’auto), gli altri tre, ventitreenni residenti in città, sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori.
Più consistente, infine, il sequestro effettuato alle 11,30 dalla Volante che, transitando in via per Arconate, ha fermato per un controllo una monovolume condotta da un quarantenne di Magnago. Sull’auto non c’era droga, se non tracce di precedenti “passaggi”, mentre nel garage di casa sono stati trovati 160 grammi di “maria” essiccata oltre a sei piante di canapa indiana, alte fino ad un metro, accuratamente catalogate ed etichettate. L’uomo è stato arrestato per coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente destinata allo spaccio.
Altro servizio sulla Prealpina di martedì 26 luglio