In Italia c’è arrivata con un documento d’identità falso pagato tremila dollari statunitensi.
Coi suoi documenti, infatti, sarebbe stata subito bloccata alla frontiera italina e rispedita in Perù, dove l’aspetta ancora oggi un mandato d’arresto internazionale per truffa e falsificazione di documenti.
La peruviana, che abitava a Gallarate, da mercoledì 9 settembre si trova in una cella del carcere di Como e verrà presto rimpatriata: sudi lei le indagini erano scattate lo scorso aprile nel corso dell’istruttoria per il rinnovo del permesso di soggiorno. I poliziotti del Commissariato gallaratese, insieme coi collegi dell’Interpol si sono accorti delle incongruenze del documento d’identità fornito dalla donna. E sono risaliti alla vera identità della peruviana e quindi alle sue pendenze penali in patria.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola venerdì 11 settembre.