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Channel: La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.
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Maxi usura in cantiere

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Maxi usura in cantiere

«Le abbiamo fatte maturare per tutti, le nespole!». Così Giuseppe Di Benedetto, pluripregiudicato di Tradate, già coinvolto nei processi “Isola Felice”, parlava al telefono con un suo “collaboratore”, facendo riferimento non al giardinaggio, ma a una proficua attività criminale fatta di prestiti a tassi usurari ed estorsioni. Di questo sono convinti i carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, quelli della Tenenza di Tradate e il sostituto procuratore di Busto Arsizio Francesca Parola, che giovedì mattina hanno arrestato Di Benedetto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare confezionata dal giudice delle indagini preliminari, con le accuse appunto di estorsione e usura continuate e aggravate nei confronti di un ingegnere edile impegnato nel settore dell’intermediazione immobiliare. All’ingegnere, finito anche lui in passato in manette nell’ambito dell’operazione “Pinocchio”, di cui questa indagine è uno stralcio, Di Benedetto, noto e temuto in zona non solo per i suoi trascorsi criminali, ma anche perché è un ex pugile, avrebbe versato 135.000 euro per la costruzione di appartamenti ad Arsago Seprio, e ne avrebbe ottenuti in cambio 280-300.000, con tassi che in un prestito normale sarebbero inconcepibili.
Gli accertamenti sono iniziati nel 2014, ma si suppone che l’attività da usuraio ed estorsore dell’arrestato (che è dipendente dell’impresa edile di cui è titolare la moglie) sia iniziata molto prima, forse anche sei anni.

Servizio completo sulla Prealpina in edicola sabato 19 settembre


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