Ancora un’aggressione, ancora un agguato contro Melina Aita. Accusata dell’omicidio del marito Antonino Faraci, scarcerata per decorrenza termini, la sessantaseienne sta vivendo un incubo senza fine. Partendo dal presupposto che l’anziana sommese da sempre si proclami innocente e quindi perseguitata dalla giustizia, nell’arco di un mese è stata selvaggiamente picchiata due volte, se non addirittura tre. Inutile dire che la faccenda è protetta dal massimo riserbo investigativo, dunque stingere il giallo al momento sembra davvero difficile. Poche le informazioni trapelate finora.
A quanto pare in questa circostanza chi l’ha pestata lo ha fatto sorprendendola nella struttura ricettiva di cui è ospite da metà agosto (da quando cioè venne spostata dalla villetta di via Briante e collocata in un luogo che appariva più sicuro e protetto).
Questo almeno è quello che la donna avrebbe raccontato ai carabinieri della stazione di Somma e della compagnia di Gallarate, che stanno conducendo le indagini sotto la direzione del pubblico ministero Maria Cristina Ria. L’episodio sarebbe accaduto settimana scorsa e proprio come ad agosto, Melina non sarebbe stata in grado di identificare i malviventi. Da indiscrezioni, tutte ancora da confermare, contro la sessantaquattrenne ci sarebbe stato un ulteriore raid, proprio nelle scorse ore, il terzo. E se così fosse (le denunce presentate devono ancora essere riscontrate appieno) il quadro generale della vicenda sarebbe di gravità estrema. Perché suona palese che non possa trattarsi di un tassello scollegato da un mosaico più vasto, che ricomprende anche il delitto del 12 aprile 2014, quando Antonino Faraci - marito invalido settantatreenne - venne massacrato di botte e di fendenti nell’abitazione di via Briante. Il sospetto è che qualcuno stia cercando qualcosa di preciso, qualcosa di prezioso e chi lo cerca probabilmente pensa che Melina sappia dove sia celato. E forse è in questo senso che si dovrebbe andare per trovare anche il movente dell’omicidio Faraci, finora rimasto oscuro.
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Botte alla vedova Faraci
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