Le favole, a volte, diventano realtà. Chiedetelo a Moussa Balla Sawe, diciottenne originario del Gambia, che per un anno ha vissuto nel centro bustese di accoglienza profughi in via dei Mille e che oggi ha realizzato il suo sogno: giocare a calcio. E non in una squadra qualunque, ma addirittura nel Parma, glorioso club della storia del calcio nazionale che, dopo il burrascoso fallimento, è appena ripartito dalla serie D con l’intenzione di scalare in fretta le gerarchie del pallone e ritrovare il posto che gli spetta. E in questo avvio di stagione, a riscaldare i cuori dei tifosi gialloblù, incantando con le sue giocate lo stadio Tardini, è proprio un ragazzo che ha vissuto sulla sua pelle il dramma della fuga dall’Africa, la traversata su un barcone, poi il collocamento in un centro di permanenza prima del trasferimento nella casa dei rifugiati di Busto.
Articolo completo sulla Prealpina di mercoledì 14 ottobre.