Diventa internazionale - a livello di Interpol - il caso della bambina inglese di nove anni contesa tra Italia e Gran Bretagna, tra la mamma, che vive da noi, e il papà, separato dalla donna e residente a Newcastle.
Come si ricorderà, a inizio agosto la bambina, in vacanza nel comune vicino a Varese dove vive la mamma, inglese anche lei e con un nuovo compagno, aveva detto di non voler tornare dal padre, sostenendo allora che l’uomo è troppo severo e beve un po’ troppo. Di qui un primo tentativo della mamma di trattenere la piccola in Italia, quindi la decisione di farla comunque partire e una crisi d’ansia della bambina sull’aereo già in pista per il decollo, con conseguente riconsegna della baby passeggera alla donna.
Ebbene, un mese dopo, e cioè proprio in questi giorni, arrivano nuovi e clamorosi sviluppi.
A Newcastle il padre non è rimasto infatti inattivo, si è rivolto alla magistratura inglese, che a suo tempo aveva stabilito che la figlia dovesse vivere con il padre, a parte i periodi di vacanza, e ha ottenuto un’ingiunzione, sulla base della quale la madre dovrebbe immediatamente riconsegnare la piccola, trattenuta illegalmente nel nostro paese. Così, attraverso l’Interpol sono state contattate le autorità italiane ed è nato quello che potrebbe diventare un difficile caso internazionale.
Servizio completo sulla Prealpina di giovedì 15 ottobre.