Blitz notturno, fra sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre, a casa del sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli. Alcuni giovani, intorno alle 2, sono scesi da una Fiat Panda rossa e hanno incollato un adesivo con la scritta «Azione antifascista» sul numero civico apposto sulla recinzione della villetta di via Varese dove abitano il primo cittadino e i suoi familiari. Compreso il fratello Raffaele Fagioli che è presidente del consiglio comunale saronnese. Non è chiaro sei due avessero anche altre intenzioni: sono stati visti e si sono dati immediatamente alla fuga, facendo subito perdere le tracce.
È questo l’ultimo di una serie di episodi avvenuti di recente e legati all’evento in programma domenica 15 novembre al palasport Dozio di via Biffi. Ovvero: la manifestazione sportiva “Wolf of the ring” dedicata ad arti marziali, boxe e autodifesa personale, promossa da un gruppo di destra che non piace alle organizzazione antifasciste, ma patrocinata dall’amministrazione comunale.
Mentre da Facebook, dove si è diffusa la notizia dell’episodio della notte, giungono testimonianze di solidarietà al sindaco Fagioli, lo scorso weekend nel centro storico gruppi antifascisti hanno distribuito volantini contro l’evento in calendario a metà mese. Il tutto segue le scritte contro il primo cittadino apparse sui muri di via Volonterio nel corso della settimana e l’irruzione degli antifascisti alla riunione di giovedì 29 ottobre dell’assemblea civica.
Tra l’altro, casa Fagioli era già stata nel mirino di un’incursione notturna l’estate scorsa. Quando un gruppo di anarchici si era ritrovato davanti ai suoi cancelli intonando una serie di cori ed esponendo uno striscione.
Da parte sua il sindaco non intende gettare benzina sul fuoco e suscitare nuove polemiche, quindi non commenta il fatto. L’adesivo è stato rimosso e per lui la vicenda si è chiusa lì.
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Blitz adesivo contro il sindaco
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