Ha minacciato di morte la moglie di 36 anni e la figlia quindicenne. Ma questa voltail quarantaseienne italiano s'è ritrovato lui stesso fuori di casa e col divieto di riavvicinarsi e, soprattutto, di riavvicinare le due donne.
Questo è il provvedimento giudiziario emesso dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti di un uomo che da tempo aggrediva a parole e non solo moglie e figlie, volendole allontanare da casa e facendo intorno a loro terra bruciata quando le due riuscivano a trovare una sistemazione provvisoria. L'uomo, lo scorso luglio, aveva anche aggredito la consorte, strattonando per un braccio la figlia ma aveva anche fatto perdere l'occupazione alla moglie dopo essersi presentato sul posto di lavoro della consorte che assisteva un'anziana.
Le violenze domestiche, l'ultima delle quali avvenuta il 31 ottobre scorso, scaturivano anche, se non soprattutto, quando l'uomo, ubriaco, perdeva i freni inibitori e si scatenava come una furia contro moglie e figlia, una volta anche brandendo un coltello da cucina. Alla fine sono stati i poliziotti di Rho a correre in aiuto di madre e fglia e a costringere il disadattato a trovarsi un'altra sistemazione, a distanza di sicurezza. Sperando che il provvedimento emesso dal magistrato milanese sia sufficiente a garantire la tranquillità alle due donne.
Altro servizio sulla Prealpina in edicola martedì 3 novembre.