C'è chi è arrivato da Camogli e chi da Barcellona, città per la quale Edo sarebbe partito in questi giorni, se fosse riuscito a chiudere il ciclo dei suoi vent'anni. Un incidente gliel'ha impedito lo scorso 6 agosto: Edoardo Baccin, writer sommese, se l'è portato via una tragedia alla stazione di Arona.
Sei giorni dopo, cioè mercoledì 12 agosto, Buso, come ancora lo chiamano gli amici writer (Take Thiz era invece il suo tag, la sua firma), avrebbe compiuto vent'anni, partendo proprio per Barcellona.
I suoi amici, tutti sui vent'anni, con rare eccezioni ditre-quattro anni più "vecchi", hanno accolto l'invito del Comune di Somma Lombardo e nel giorno della festa di Buso han messo mano al colore e ai ricordi, all'emozione e al proprio talento, per lasciare di Edo un segno indelebile.
L'han fatto in un centinaio, forse più, provenienti da mezza Italia e oltre, alternandosi nel giardino delle scuole di via Marconi e disegnando un muro di circa 150 metri.
L'han fatto lontano dai giornalisti, come ha chiesto la stessa famiglia del giovane Edo, e senza lesinare impegno. Anzi provando anche a raccogliere fondi da destinare poprio ai Baccin. Un modo per aggiungere sostanza al colore nel ricordo di uno di loro. Uno che la propria vita l'ha passata a colorare il silenzio degli altri.
A quel muro che proprio dal 12 agosto è un inno alla vita per un'alchimia da writer, l'amministrazione comunale sommese desidera che ne seguano altri, in spazi dedicati. Come il sottopasso che Edo dipinse proprio a Somma. Laddove il colore spunta deciso fuori dal buio e racconta storie di giovani cuori.