Il governo ticinese rinuncia a richiedere il certificato carichi pendenti agli aspiranti frontalieri o agli italiani che vorrebbero risiedere in Svizzera. Il provvedimento, che vìola i trattati bilaterali con l’Unione europea e ha provocato lo stallo dei negoziati fiscali con l’Italia, era stato introdotto in aprile dal Dipartimento delle istituzioni del cantone di lingua italiano, suscitando parecchie polemiche, soprattutto con la Regione Lombardia e con il suo presidente Roberto Maroni.
Rimane invece in vigore, per ottenere il rilascio o il rinnovo dei permessi di dimora o di lavoro, la richiesta di allegare il certificato generale del casellario giudiziario.
La marcia indietro del governo ticinese avviene a pochi giorni dalla consegna di una petizione promossa dalla Lega dei Ticinesi a sostegno di entrambe le misure, che ha raccolto 12.192 firme.
Ampio servizio sulla Prealpina di venerdì 27 novembre.